Io credo che bisogna arrivare nei prossimi anni ad un sistema di reclutamento basato solo sui concorsi a cattedre banditi ogni due o tre anni.

Un solo canale concorsuale di livello regionale e con a lato un canale opzionale nazionale per incentivare spostamenti negli annin anni di vigenza delle graduatorie di merito, laddove queste si esauriscano in alcune Regioni.

Io sono convinto che il precariato non si risolve, unitamente al problema del reclutamento, tenendo in vita ancora negli anni il sistema delle doppie graduatorie, per questo auspico Gae chiuse e che si esauriscano in tempi congrui, mi auguro che ciò avvenga lo stesso per le Graduatorie regionali degli abilitati nella scuola secondaria e primaria e infanzia che hanno superato o supereranno i concorsi speciali, anche a queste graduatorie regionali io affiancherei il canale opzionale nazionale.

Ma cosa riduce il precariato, cosa è necessario per il reclutamento? Una graduatoria infinita?

No. Questa aumenterebbe solo i ricorsi, favorirebbe,come accaduto, il mercato dei punti delle scuole non statali, cioè basso salario in cambio di punti, e l’altro mercato, quello dei titoli culturali per università ed enti di formazione.

Cosa occorrerebbe invece ?

Significativi Investimenti sugli organici anche sforando i vincoli di bilancio.

Questo connoterebbe una vera politica di cambiamento, non una graduatoria che alimenta solo speranze ed illusioni.

Di seguito la proposta più volte ripresa nelle piattaforme del precariato, ripristinando risorse di organico esistenti nel passato, si ricordi la DOA poi DOP.

1) Riduzione numero alunni per classi.

2) Aumento del tempo scuola.

3) Incentivo ai pensionamenti.

4 ) Eliminare la distinzione tra organici di diritto e di fatto con l’istituzione dell’organico annuale.

5) Incremento dal 15% al 20% degli organici provinciali con l’istituzione della dotazione organica aggiuntiva al posto del potenziamento introdotto dalla 107.