Il Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, regola la consistenza numerica degli alunni per classe, sulla base di esso annualmente viene emanata la circolare ministeriale sulla consistenza della dotazione organica per ogni scuola di diverso ordine e grado:
“Al fine di dare stabilita’ alla previsione delle classi, riducendo al massimo gli scostamenti tra il numero delle classi previsto ai fini della determinazione dell’organico di diritto e quello delle classi effettivamente costituite all’inizio di ciascun anno scolastico, e’ consentito derogare, in misura non superiore al 10 per cento, al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto, per ciascun tipo e grado di scuola, dal presente regolamento… I dirigenti scolastici possono disporre incrementi del numero delle classi dell’istruzione primaria e dell’istruzione secondaria solo in caso di inderogabili necessita’ legate all’aumento effettivo del numero degli alunni rispetto alle previsioni, previa autorizzazione del dirigente preposto all’Ufficio scolastico regionale, secondo i criteri ed i parametri di cui al presente regolamento.”
“Le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado, ivi comprese le sezioni di scuola dell’infanzia, che accolgono alunni con disabilita’ sono costituite, di norma, con non piu’ di 20 alunni, purche’ sia esplicitata e motivata la necessita’ di tale consistenza numerica, in rapporto alle esigenze formative degli alunni disabili, e purche’ il progetto articolato di integrazione definisca espressamente le strategie e le metodologie adottate dai docenti della classe, dall’insegnante di sostegno, o da altro personale operante nella scuola”.
Organizzare l’azione didattica in modo efficace per la valorizzazione delle diverse individualità e potenzialità dei nostri alunni, diventa impegnativo e non del tutto realizzabile in classi che superano anche il numero di trenta alunni (29 per le primaria, 30 per le scuole secondarie di primo grado e 33 per le scuole secondarie di secondo grado) anche in virtù della conseguente difficoltà di effettuare con adeguata sollecitudine, una valutazione formativa e qualitativa in itinere, indispensabile per calibrare il proprio intervento sulla base delle necessità emergenti. Non meno importante è la sicurezza dei nostri bambini e dei nostri ragazzi che frequentano classi che in numero elevato, risultano essere fuori parametro per relazione fra contingente alunni e dimensioni delle aule scolastiche, ma anche altri criteri quali: altezza, superficie, volume, illuminazione, pavimenti, pareti, solai, uscite e porte (D.M. del 18/12/1975).
Risulta fondamentale appellarsi al rispetto del LIMITE MASSIMO DI 20 ALUNNI per ogni sezione o classe se al suo interno è presente un alunno con certificazione di disabilità e di un numero che NON SUPERI I 22 ALUNNI per ogni sezione o classe, al fine di: garantire il diritto ad un processo di insegnamento-apprendimento di qualità; – condurre la classe personalizzando o individualizzando l’intervento educativo-didattico; – rispondere alla esigenze dei singoli alunni valorizzandone l’unicità.
di Luana Scalia