Parla il segretario nazionale FGU gilda degli insegnanti riguardo la mobilità.
Ecco il perché
Gilda non ha firmato l’accordo sulla mobilità dello scorso 29 dicembre:
“Riteniamo che la Legge107 vada cambiata”.
A quanto sembra, non vi è l’intenzione di siglarla, finché non vi sarà un cambiamento della suddetta legge.
A ribadirlo è stato Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda degli insegnanti, intervistato dall’agenzia Dire:
“Non abbiamo firmato l’accordo sulla Mobilità, con tutto il rispetto per la buona volontà del Ministro che si è prodigata”.
Il motivo:
“Riteniamo che il quadro normativo, cioè la Legge 107, che prevede gradualmente il passaggio della titolarità degli insegnanti da scuola ad ambito territoriale, e la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, sono norme che non condividiamo e non riteniamo che possano funzionare semplicemente con un contratto”.
Quindi, “Modificare la legge, e poi si potranno riscrivere nuove norme sulla mobilità, ma bisogna cambiare la legge.
Per Di Meglio, le conseguenze di questi problemi, li subiranno gli insegnanti e gli alunni, con la paura che non avranno continuità didattica.
“Dal 1 settembre gli insegnanti dovrebbero essere al posto assegnatogli, ma non è così.” Sono in corso trattative per il contratto della mobilità, ed è una cosa molto complessa:
il problema principale, quello degli insegnanti sposati a nord e a sud che vorrebbero tornare a casa, ma la disponibilità di posti è molto poca.
La richiesta di Gilda è quindi: “il cambiamento della legge, bisogna essere chiamati nelle scuole in base alla graduatoria”.
Di Meglio ha poi concluso: “ho apprezzato la disponibilità del nuovo Ministro. Da parte della sua massima apertura, lo apprezzo anche se le condizioni politiche restano difficili ma non a causa di questo ministro”
Video integrale dell’intervista:
Potrebbe interessarti anche:
Parla Flavia Malpezzi: commenti sulla legge 107; Mobilità 2017: sigla contratto entro martedì; Mobilità: sfogo dei nastrini rossi