Ridurre la “forbice” stipendiale tra i lavoratori, l’obiettivo starebbe nel tutelare chi è tra i 24 e i 26mila euro lordi.
Nell’accordo del 30 novembre scorso c’è scritto “le parti si impegnano, nella sede dei tavoli di contrattazione, a garantire che gli aumenti contrattuali, nel comune intento di ridurre la forbice retributiva”.
Coloro che percepiscono oltre i 26 mila euro, potranno contare su un aumento inferiore agli 85 euro lordi medi.
Rimarrebbero fuori dall’aumento tutti i docenti che la lavorano da oltre 15-20 anni, ovvero una bella fetta di quelli di ruolo.
La ministra della P.A, Marianna Madia, rassicura: “lavoriamo all’atto di indirizzo”, fischio d’inizio ufficiale delle trattative, che “certamente arriverà prima dell’estate”.