Ampliati i poteri disciplinari dei dirigenti scolastici.

Alcune anticipazioni giungono sui 2 decreti con cui sono stati modificati il TU 165/2001 e il decreto Brunetta del 2009.

Il decreto amplia i poteri dei dirigenti scolastici.

La prima riguarda la controversa questione della sospensione dall’insegnamento dei docenti: il decreto 150 aveva disposto che la sospensione fino a 10 giorni dovesse essere di competenza del dirigente scolastico.

Tuttavia alcuni giudici grazie ad un errore di formulazione della legge aveva in questi anni sovvertito la norma.

Con il decreto approvato il 19 maggio il Governo ha posto rimedio all’errore e ha inserito una norma assolutamente chiara e che non lascia a nessuna interpretazione: la competenza sulle sospensioni fino a 10 giorni è proprio del dirigente scolastico e non del direttore regionale.

In materia disciplinare il decreto introduce un modifica assolutamente importante: d’ora in avanti non hanno nessuna ricaduta negativa per l’amministrazione la scadenza dei termini previsti per i diversi atti del procedimento disciplinare.

Un primo esempio è che la contestazione degli addebiti, che finora doveva essere fatta entro 20 giorni dall’infrazione, potrà essere formulata anche successivamente.

Tutta una serie di regole, che finora rappresentavano di fatto, una forma di tutela per i dipendenti vengono quindi cancellate aumentando così i margini di azione dei dirigenti scolastici e della amministrazione scolastica.