Analizziamo le richieste della GILDA DOCENTI
In occasione dell’audizione in Senato, svoltosi ieri pomeriggio, la federazione GILDA – Unams (FGU), ha depositato agli atti un documento ufficiale:
tale documento riguarda il parere del sindacato sugli schemi e decreti legislativi approvati in via preliminare dal consiglio dei Ministri. (Per dare attuazione alle 8/9 deleghe previste dalla Legge 107/2015)
Di seguito sintetizzeremo le qualità principali delle proposte avanzate:
ATTO N.377: FORMAZIONE INIZIALE E RECLUTAMENTO INSEGNANTI
Secondo GILDA, il percorso triennale di formazione e tirocinio post concorso, sia eccessivamente oneroso e lungo:
la richiesta sarebbe quella di ridurre a 2 anni, prevedendo per il primo anno una stabilità tra studio accademico e lavoro sul campo. (Si ricorda, che i docenti “tirocinanti” verranno affiancati da docenti esperti e tutor per tutta la durata del “Tirocinio”)
Però bisognerà ridurre sostanzialmente i CFU accademici, per privilegiare l’attività diretta di insegnamento.
ATTO N.378: DISABILITA’ E INCLUSIONE SCOLASTICA
La FGU, ritiene che il limite massimo di 22 alunni per classe, dove vi siano alunni con disabilità certificata, sia eccessivo:
la GILDA ritiene che gli enti locali debbano preoccuparsi della esiguità delle risorse dedicate, per farsi carico dei servizi loro assegnati.
Inoltre, il vincolo decennale di permanenza nel sostegno dei docenti, risulta eccessivo, prima di chiedere l’affidamento alla classe di concorso di riferimento:
per FGU, è fondamentale mantenere l’attuale vincolo quinquennale, con conteggio degli anni di servizio sul sostegno già effettuati.
ATTO N.379: ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Il rapporto Stato-Regioni resta ancora tutt’ora confuso:
il percorso statale, ha l’obbiettivo del conseguimento del Diploma di Maturità quinquennale;
invece, risultano a capo delle singole Regioni i diplomi di qualifica intermedi (triennali o quadriennali).
La GILDA, ritiene le modalità di utilizzo dei docenti esterni vaghe, senza una specifica garanzia degli organici del personale statale.
ATTO N.380: ANNI 0-6
Positiva la separazione di competenze professionali e funzionali, tra servizi Educativi per l’Infanzia (0-3) e scuola dell’infanzia (3-6).
I problemi rimangono sul versante della partecipazione delle famiglie, al finanziamento per i servizi educativi per l’infanzia. (Di norma gestiti da Enti Locali o Soggetti Privati).
La GILDA, critica fortemente la visione generale, in cui la delega inquadra i servizi integrativi, poiché non pone al centro le esigenze dei bambini.
Per FGU, la scuola dell’infanzia statale, non deve diventare un mero servizio ma, deve essere garantita e non deve prevedere partecipazione economica da parte delle famiglie.
ATTO N.381: DIRITTO ALLO STUDIO
GILDA ritiene, che invece di sperperare risorse in provvedimenti frammentari (Carta dello Studente), occorre incrementare il finanziamento alle istruzioni scolastiche, garantendo la progettazione educativa.
La FGU propone da sempre il riconoscimento, nella dichiarazione dei redditi, di specifiche detrazioni e deduzioni fiscali:
ovviamente, spese sostenute per l’acquisto di beni e servizi come libri di testo, trasporti, mense etc…
ATTO N.382: CULTURA UMANISTICA
La GILDA suggerisce di inserire nel decreto legislativo, una disposizione che consenta:
l’accesso ai corsi propedeutici in conservatorio agli studenti minori di 16 anni e che, non abbiano ancora assolto l’obbligo scolastico.
Si ritiene opportuno, con apposito rinvio all’art.7, comma 3, del D.P.R. 212/2005:
dare la possibilità, agli studenti con spiccate attitudini musicali, di accedere ai corsi accademici di I livello. (Anche se privi del Diploma di Maturità)
ATTO N.383: SCUOLA ITALIANA ALL’ESTERO
La GILDA ritiene, che il contenuto della delega, modifichi la diffusione e la promozione della cultura italiana all’estero:
essa è soggetta di fatto, alla legislazione e all’organizzazione scolastica dello Stato Ospitante, alla mercé dell’autorità diplomatica che interferisce nell’organizzazione dell’attività didattica.
Parere contrario anche in merito all’assunzione di personale sul luogo, anche per insegnamenti obbligatori in Italia.
Inoltre, vengono disapplicati gli ambiti di competenza della contrattazione, con l’introduzione di obblighi di orario lavorativo aggiunto.
ATTO N.384: VALUTAZIONE ED ESAMI DI STATO
GILDA valuta positivamente:
- Il mantenimento della votazione in decimi;
- L’abolizione negli esami di terza media delle prove invalsi;
- Il mantenimento della commissione mista nell’esame di Maturità;
- Eliminazione della “Tesina”.
Posizione contraria invece, sui requisiti per la promozione alle Elementari e per l’ammissione all’esame di terza media:
- nel primo caso, FGU si dichiara contraria all’obbligo del successo formativo introdotto di fatto dalla delega;
- nel secondo caso invece, si dichiara contraria alla valutazione complessiva non inferiore ai 6/10.
Quanto alle Superiori, GILDA ritiene che andrebbe mantenuta una terza prova alla Maturità, con caratteristiche nazionali diversa dalle prime due prove.
Inoltre, andrebbe eliminata la prova Invalsi, che ha natura prettamente statistica;
bisognerebbe ridurre ulteriormente, il peso dell’Alternanza Scuola Lavoro, così come prevista dalla Legge 107/2015.
Sia per l’esame del primo ciclo, che per quello del secondo, dovrebbe decidere, in modo motivato, il consiglio di classe per l’accesso dello studente all’esame, a prescindere dalle medie aritmetiche dei voi, con esclusione del voto in Condotta