“Per il potenziamento, verranno utilizzati posti di altri ordini scolastici”

Nessun posto in esubero per l’avvio del potenziamento nella scuola dell’infanzia.

Nonostante un’interesse per il potenziamento della didattica mostrato da diverse forze politiche, gli emendamenti presentati alla Camera (in occasione del Milleproroghe), che puntavano ad un aumento di posti per le scuole dell’infanzia, sono stati respinti.

Al momento, resta solo quanto previsto dallo schema di decreto relativo al sistema 0 – 6, approdato in Parlamento ed attualmente all’analisi delle Commissioni competenti.

Ricordiamo l’esclusione dei docenti dell’infanzia dalla fase C del piano straordinario di immissioni. (Nella riforma, non era previsto alcun potenziamento)

Al comma 7, art. 12 dello schema di decreto, invece, è prevista l’attivazione di posti per il potenziamento per la scuola infantile:

si procederà utilizzando una quota delle risorse professionali definite dalla tabella 1 (ALLEGATO), allegata alla legge 1 luglio 2015, n. 107, relativa all’organico di potenziamento.

Ciò significa, che saranno utilizzati gli stessi posti per il potenziamento attualmente attivati, ma redistribuiti tra i vari ordini di scuola, includendo l’infanzia.

Nessun posto nuovo quindi:

come avrebbero voluto gli emendamenti al Milleproroghe (di cui si attende la pubblicazione), ma un rimescolamento dei posti già presenti.

Ricordiamo, che l’attivazione dei posti nell’infanzia avverrà, ma senza creare soprannumerari.

Quindi, non avendo nuovi posti a disposizione e avendo molti limiti nell’attivazione, nella realtà i posti potrebbero essere ridotti.

Sulla questione era intervenuta anche la FLCGIL, che in occasione dell’audizione sulle deleghe ha affermato:

“Non si possono potenziare risorse per la scuola dell’infanzia, togliendole ad altri segmenti del mondo dell’istruzione.

La politica ha promesso investimenti, ed ora deve mantenere la promessa, altrimenti si andrebbe a colpire i precari più deboli, quelli appartenenti alle graduatorie ad esaurimento ancora molto numerose”