“Ecco alcune novità della mobilità per l’A. S. 2017/2018”
Il sottosegretario D’Onghia, ha commentato i primi numeri sui pensionamenti per l’A. S. 2017/2018, alla vigilia della presentazione delle domande di Mobilità.
Riportiamo:
“Sarà il numero di cattedre da trasformare da organico di fatto in di diritto a stabilire il rientro nelle proprie province dei docenti che per vari motivi sono fuori sede, a garantire nello stesso tempo la continuità didattica”.
A questo punto, a decidere dal rientro a casa per molti docenti, sarà il Ministero dell’Economia.
Conclude il Sottosegretario:
“La continuità didattica al nord e il diritto di rientrare a casa, saranno garantiti se il MEF autorizzerà l’aumento degli organici deciso in Finanziaria.
La stabilizzazione dei posti di sostegno potrebbero risolvere molti problemi”.
Ricordiamo, che la richiesta del MIUR è di 25. 000 cattedre, ma non sappiamo se tale numero sarà raggiunto, oppure se saranno confermati le 11. 000 passate in circolare in contrapposizione ai calcoli del Ministero.
Risulta quindi, che la trasformazione di queste cattedre è indispensabile per rispondere a tali docenti che vivono l’avvicendarsi di diverse normative negli ultimi anni, contraddittorie, alcune prive di logica.
Ne abbiamo già discusso nel precedente articolo:
Come confermato dal MIUR alla rappresentante del movimento #vittimerrorialgoritmo, nella mobilità 2016 ci sono stati molti errori che non saranno corretti.
Riportiamo le seguenti dichiarazioni della Prof.ssa Borgonovo:
“Siamo alle soglie della nuova domanda di mobilità, ma rispetto allo scorso anno scolastico le condizioni sono diverse:
non più il 100% dei posti disponibili, ma il 30%, ma saranno sufficienti a soddisfare tutte le richieste?
Ricordiamo, che oltre alle #vittimerrorialgoritmo, ci sono i docenti ancora fermi e altri 8.000 esiliati in fase B“.
Concludiamo infine, ricordando che la Ministra Fedeli insiste su un ritorno all’ordinario della procedura di Mobilità.
Ovviamente vi terremo sempre informati.
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