La progressiva attuazione del Piano triennale per la formazione dei docenti (DM 797/2016) rappresenta una linea di lavoro strategica che impegna l’Amministrazione Scolastica nelle sue diverse articolazioni e tutte le Istituzioni Scolastiche, anche nelle forme collaborative rese possibili dalle reti.
Il Piano nazionale mette a disposizione della scuola significative risorse finanziarie, che sono state assegnate a scuole polo capofila per la formazione, individuate a livello di ogni ambito territoriale. Il Piano deve rispondere alle esigenze formative manifestate dagli insegnanti e dalle scuole, attraverso una offerta di iniziative di qualità, coerenti con le priorità, le metodologie e i contenuti previsti a livello nazionale, ma capaci di valorizzare l’iniziativa culturale e professionale dei docenti e delle scuole nei diversi contesti territoriali.
Non si tratta di allestire corsi di aggiornamento fini a se stessi, ma di avviare, com’è noto, un vero e proprio sistema permanente per la formazione in servizio, che vede una pluralità di soggetti coinvolti: il MIUR, gli USR, le reti di scuole, le singole scuole, gli enti e le agenzie accreditati e qualificati, gli stessi docenti che a tal fine dispongono anche di un bonus (carta del docente) che può essere utilizzato per finalità formative.
Il documento affronta le questioni dei diversi livelli di gestione del piano, degli standard di qualità cui ispirare le iniziative, degli aspetti contabili-amministrativi (per cui si rimanda comunque alle analitiche istruzioni fornite in fase di assegnazione delle risorse finanziarie), del ruolo dei diversi soggetti coinvolti nel Piano e della piattaforma digitale per la gestione della formazione.
Raccogliendo istanze segnalate da più parti, il termine per la rendicontazione delle attività programmate con la prima tranche dei finanziamenti (relativi all’esercizio finanziario 2016) viene fissato al 30 ottobre 2017 l’invio agli USR, anche per favorire una più distesa realizzazione delle iniziative.
Nell’auspicare la fattiva collaborazione di tutte le strutture impegnate nella predisposizione del Piano e la piena diffusione del documento di lavoro alle scuole polo capo-fila della formazione dei diversi ambiti regionali, si resta a disposizione per ogni utile azione di approfondimento oltre che in attesa di eventuali proposte.