Il Ministro Fedele in VII Commissione “Per l’anno scolastico 2017/2018 si torna alla mobilità ordinaria, con le stesse percentuali di sempre per la mobilità territoriale”
Quindi, non più mobilità territoriale straordinaria come previsto per il 2016/2017 nella legge 107.
“Non è vero che le percentuali siano state ridotte – ha detto la Fedeli – per prassi pluriennale, i posti disponibili per la mobilità territoriale sono sempre stati il 30% e lo saranno anche nel 2017/2018. Inoltre, un ulteriore 30% dei posti (anziché il 25% solito) sarà riservato alle assunzioni dalle graduatorie ad esaurimento, il 30% (anche qui per prassi era il 25%) a quelle da concorso e il rimanente 10% alla mobilità professionale. Pertanto, l’unica percentuale ridotta rispetto al passato è quella della mobilità professionale, che passa dal 20% al 10%. Tale decisione, assunta congiuntamente con le organizzazioni sindacali in sede di contrattazione collettiva, è nata anche dalla considerazione che, guardando alla serie storica dei dati, non si era mai giunti a ‘consumare’ per intero la disponibilità del 20%”.
“Circa l’assegnazione provvisoria, dopo quella straordinaria voluta dalla legge per l’anno 2016/2017, si torna nell’anno scolastico 2017/2018 alle regole di sempre, per cui sarà riservata ai docenti che ne abbiano particolare necessità per la loro situazione personale e familiare e che abbiano superato il periodo di prova”. Fedeli ha infine ribadito di essere “fermamente intenzionata a far sì che il prossimo anno scolastico si apra in maniera regolare e ordinata, con tutti i docenti in cattedra sin dall’inizio delle lezioni. Proprio per questo il Miur da dicembre è intensamente impegnato per assicurare che tutte le attività propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico siano realizzate con circa un mese di anticipo rispetto alla prassi”.