“Il Ministero non ha intenzione di risolvere i pasticci fatti con la mobilità 2016”
Come confermato dal MIUR alla prof.ssa Chiara Borgonovo, rappresentante del movimento #vittimerrorialgoritmo, nella mobilità 2016 ci sono stati molti errori, ma la soluzione non arriverà da questo Ministero.
Se la disponibilità dei posti nella provincia richiesta permetterà il rientro bene, altrimenti resterà che affidarsi alla giustizia amministrativa.
La prof.ssa Borgonovo, ha raccontato l’incontro al Ministero come deludente:
partita per un viaggio per rendersi conto, che da parte del Ministero non c’è volontà di risolvere questa situazione.
Già la scorsa estate, il Ministero aveva fatto intendere, che gli unici errori sanati, sarebbero stati quelli dimostrabili:
per accedervi, occorreva presentare istanza di conciliazione e nel caso, anche ricorso.
Così hanno agito molti docenti, alcuni dei quali ottenendo dai giudici quanto il MIUR ha negato con un algoritmo sbagliato.
Stando alle dichiarazioni della prof.ssa Borgonovo
“Ancora una volta il Ministero, appare a sostegno degli errori con giustificazioni inascoltabili come l’esubero della classe di concorso, fantomatici errori umani di trascrizione delle ‘Crocette’ sulle domande di mobilità, da parte degli impiegati del Ministero, unitamente ad errori del sistema informatico, mentre l’avvocato difensore del MIUR, contro il ricorso ex art. 700 c.p.c. presentato presso il Tribunale di Bergamo nella memoria di costituzione e in sede di udienza, parlava di precedenza data alla scelta del primo ambito in subordinazione al punteggio in graduatoria.
Perciò mi trovo con persone che lavorano presso lo stesso ente, che portano a loro giustificazione argomentazioni tra loro contrastanti”.
Il Ministro Fedeli, insiste sul ritorno all’ordinario nella procedura di mobilità, ma la sensazione dei docenti assunti fuori provincia, è quella di una situazione ancora straordinaria, sopratutto alla vigilia di nuove immissioni in ruolo con nuove modalità di reclutamento.