L’On. Malpezzi fa il punto della situazione sulle deleghe della buona scuola sul suo profilo Facebook, pubblicando un post.
“Deleghe #buonascuola: a che punto siamo.
I decreti attuativi della legge n. 107/2015 sono attualmente al vaglio delle competenti commissioni parlamentari, che dovranno esprimere il loro parere entro il 17 marzo. Il Consiglio dei Ministri dovrà invece adottare i decreti entro il 17 aprile 2017.
Nel corso delle audizioni abbiamo affrontato un lungo e proficuo dibattito e scambio di opinioni e idee con tutte le realtà coinvolte nel progetto. A mio avviso, per la prima volta dopo molto tempo, abbiamo assistito ad un’interlocuzione aperta e anche “rude”, ma improntata al massimo rispetto, al dialogo e allo scambio di pareri e informazioni. Aspetti che consentono alle commissioni competenti di esprimere un parere che tenga conto di alcune delle osservazioni emerse nel corso del dibattito e che, soprattutto, migliori i testi. Il nostro obiettivo è questo, prima di ogni altro: da una parte rendere le deleghe un terreno reale di incontro e scambio, dall’altro consentire che esse possano rappresentare una piattaforma programmatica su cui costruire la scuola del futuro.
Mi sembra che alcune componenti del mondo della scuola siano con noi in questa battaglia, mentre altre mostrino maggiori resistenze. Tuttavia il dialogo va avanti e questa, davvero, mi sembra la cosa più importante.
Sto seguendo con particolare attenzione la delega sull’inclusione, di cui sono relatrice. Il mio lavoro di questi giorni è proprio quello di trovare un punto di caduta che possa soddisfare le aspettative delle associazioni, delle famiglie e dei docenti, ma che non perda il senso profondo di una delega che potrà davvero migliorare il sistema dell’inclusione degli alunni disabili in Italia.
Con lo stesso interesse guardo alla delega sulla formazione iniziale e il reclutamento: la relatrice onorevole Manuela Ghizzoni sta cercando in tutti i modi di trovare una sintesi che possa soddisfare gli insegnanti precari coinvolti dalla fase transitoria e gli insegnanti del futuro per i quali è immaginata questa delega. Per il diritto allo studio alcuni articoli apparsi questi gironi sulla stampa confermano la bontà del progetto. Finalmente sarà abolito il pagamento delle tasse di iscrizione e di frequenza anche al di fuori dell’età dell’obbligo. Se il testo dell’atto, riguardante l’effettività del diritto allo studio, come mi auguro, non subirà modifiche, non ci sarà più bisogno per nessuna famiglia di versare le tasse scolastiche o di chiedere le esenzioni per reddito.
Il clima mi sembra positivo. In commissione si è parlato apertamente in modo franco e costruttivo; una discussione viva che ha restituito un’immagine di dialogo aperto e rispettoso tra i parlamentari e il mondo della scuola ampiamente coinvolto nella discussione parlamentare. Ora starà a noi fare una sintesi che tenga conto delle obiezioni ricevute e della necessità di mantenere l’impianto delle deleghe coerente con gli obiettivi fissati.”