Il 60% dei docenti di ruolo e precari é iscritto ai sindacati della scuola in particolare ai sindacati Flc Cgil, Cisl , Uil, Snals , Fgu sedicente Gilda e Anief.

Oltre l’80% dei docenti inoltre ha votato per le liste presentate da questi sindacati alle elezioni RSU dello scorso aprile.

Lo sport di criticare i sindacati si traduce in uno sterile esercizio di lamento, stucchevoli lamenti sui social e in particolare sul gruppo Professione Insegnante , oggi il più grande e significativo esistente.

Da 10 anni sono impegnato in una costante azione di disdetta di masssa ai sindacati , chiamata “disdetta militante”, come forma di protesta contro le centrali sindacali governate come centri di potere, e sono impegnato altresì ad ogni elezione nell’astensione al voto RSU per le stesse ragioni e per una critica all’istituto delle RSU al servizio purtroppo non dei docenti ma dei DS o meglio organico alla mappa di potere del DS Tutti criticano i sindacati, tutti se ne lamentano soprattutto quando sono responsabili di azioni che non piacciono a singoli o gruppi di interesse più o meno estesi vedi contratto nazionale girmato ad aprile , vedi il recente accordo sulle assegnazioni provvisorie interprovinciali su sostegno per i docenti di ruolo senza titolo che ha danneggiato migliaia di precari del sud in Gae che quest’anno vedranno compromesse e sensibilmente ridotte le loro opportunità lavorative, ma poi i docenti si iscrivono restano iscritti e votano le liste dei sindacati della scuola!

É appena il caso di segnalare che i precari in Gae, quelli ora danneggiati,ad aprile su richiesta dei candidati RSU ( vicari, collaboratori, fiduciari, cigure di staff, funzioni strumentali, DSGA, persone vicine ai DS,) hanno votato in massa proprio per questi sindacati che ora li hanno danneggiati irrimediabilmente.

La medesima cosa hanno fatto i docenti di ruolo che hanno avuto un pessimo contratto, in media un aumento di una quarantina di euro.

Ho raccomandato e segnalato più volte una protesta contro i sindacati della scuola, motivandola ( disdetta ed astensione), ho utilizzato fiumi di parole ma sono stato lasciato praticamente solo, ho dovuto altresì sorbire pistolotti moralistici di sindacalisti in carriera sull’importanza del voto, sulla funzione vitale dei sindacati e su altre amenità del genere.

di Libero Tassella