In questi giorni in cui si è celebrata la disfatta elettorale del PD e il tracollo definitivo di quel sistema di potere che era il renzismo, il mio pensiero va a tanti giornalisti che in questi anni hanno leccato spesso ad edicole e reti unificate, tanto per citare una nota definizione di Marco Travaglio, quel potere manipolando, alterando, occultando le notizie.
Ma nello specifico il mio pensiero va a un giornalista organico a quella parte, Fabrizio Rondolino.
Il giornalista e scrittore ricordo che auspicava i manganelli della celere contro gli insegnanti che protestavano contro l’approvazione della riforma della scuola e che fu chiamata con uno spot pubblicitario di Renzi ” Buona Scuola”.
Nessun sindacato della scuola allora querelo’ quel giornalista che offendeva in modo così violento e arrogante gli insegnanti italiani.
di Libero Tassella