Problemi per la mobilità: discordie su assegnazione plessi e chiamata diretta. FLC CGIL: basta perdere tempo
Ieri si è svolto l’incontro tanto atteso MIUR – Sindacati, sulla mobilità del personale docente, educativo e ATA per l’A.S. 2017/18.
Nonostante si sia trovato l’accordo sulla maggior parte dei punti affrontati, restano alcuni argomenti fondamentali, che rischiano di far saltare l’intero negoziato.
I Suddetti punti principali sono:
- Chiamata per competenze;
- Assegnazione sedi, succursali e sezioni separate (anche in diversi comuni), degli Istituti Comprensivi, o degli Istituti di Istruzione Superiore; (Ricordiamo che in futuro avranno un codice unico)
- Valutazione servizio Pre-Ruolo del personale ATA.
I primi due punti, risultano i più “Scottanti”:
I sindacati, chiedono che l’assegnazione dall’ambito alla scuola, avvenga secondo criteri oggettivi;
Il MIUR, ha riproposto il colloquio con il DS, che lo scorso anno si è rivelato un totale fallimento, anche a causa di “eccessi” di alcuni dirigenti.
Invece per quanto riguarda l’ultimo punto, le OO.SS. chiedono che la medesima venga disciplinata dalla contrattazione di istituto. (Invece il MIUR è propenso a lasciare le decisioni ai dirigenti)
Le citate divergenze, sono state evidenziate dalla Flc Cgil, il cui commento per l’incontro di ieri è molto severo:
il sindacato (guidato da Sinopoli), accusa l’amministrazione di voler perdere tempo e voler condizionare il prossimo accordo sulla chiamata diretta:
“Se questo o quel punto, su cui è aperto il confronto deve essere utilizzato dall’amministrazione per perdere ulteriore tempo o condizionare il successivo confronto sulla decisiva questione delle modalità di assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole, la FLC CGIL non ci sta”
Lunedì 30 gennaio, ci sarà un nuovo incontro, per cui sapremo che piega prenderà la situazione sui punti sopra citati, sperando che giunga un accordo.
La situazione è molto tesa, si spera per il bene di molti docenti che un accordo venga preso definitivamente, evitando così un atto unilaterale dell’amministrazione.