Giudici dalla parte dei docenti, condannato il MIUR
Per il Ministero dell’Istruzione, è difficile monitorare i tutti i posti in organico dei docenti: a Busto Arsizio (VA), i Giudici del Tribunale del Lavoro hanno risarcito quatto insegnanti con 105 mila euro, il motivo:
nel periodo di precariato avevano svolto supplenze annuali su posti liberi, ma vedendosi sottratto il pagamento degli stipendi estivi.
Afferma ANIEF in una nota:
“I giudici hanno accertato che le posizioni ricoperte, erano a tutti gli effetti cattedre libere, quindi il MIUR viene condannato a risarcire suddetti docenti con interessi”.
“Per il giudice del lavoro, è stata posta un’illegittima apposizione del termine ai tanti contratti stipulati dai docenti su posti vacanti e disponibili:
secondo normativa, avrebbero dovuto essere stipulati tramite contratti annuali, con scadenza 31 agosto di ogni anno.
Le sentenze, specificano che i contratti per le Supplenze Annuali, devono concludersi entro il 31 agosto di ogni anno scolastico, e non il 30 giugno. (Come erroneamente posto dal Ministero)
I legali ANIEF, hanno dimostrato l’effettiva vacanza dei posti occupati dai lavoratori:
pertanto, in applicazione del D.M. n.131 del 2007, hanno diritto al mantenimento del posto di lavoro sino al 31 agosto. (Quindi al conseguimento del relativo trattamento giuridico ed economico”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF e segretario confederale CISAL, puntualizza che:
“occorre avviare un puntuale monitoraggio per verificare l’effettiva presenza di posti disponibili, e per farlo basterebbe che il MIUR faccia la richiesta di ricognizione direttamente ai dirigenti scolastici”.
Il sindacato ha stimato, che oltre i 100 mila contratti annuali stipulati, almeno 70 mila possono essere considerati liberi e senza titolare; di questi, oltre la metà riguardano il sostegno.
Mantenere la situazione senza cambiare nulla, è rischioso per tutti:
- Agli alunni, a cui viene negato il diritto allo studio;
- Ai docenti;
- Alla continuità didattica;
- Ai docenti cui vengono sottratti mesi di lavoro;
- Al MIUR che continua a risarcire i docenti e a perdere in tribunale.