“Tutto tace per Mobilità e Chiamata diretta”
L’annuale ordinanza ministeriale che regola il movimento del personale scolastico, sembra non dare segni di vita.
Dopo l’intesa tra MIUR e Sindacati rappresentativi che hanno definito la contrattazione integrativa nazionale, manca tutt’ora la rettifica da parte del Ministero dell’Economia e Finanze (MEF) e della Funzione Pubblica (FP).
L’anno scorso, dopo il via libera del MEF, l’ordinanza venne pubblicata l’8 aprile 2016, ma per recuperare il ritardo il termine ultimo per la presentazione delle domande di trasferimento venne fissato al 23 aprile 2016, cioè due settimane dopo.
Si prevede che quei tempi vengano confermati anche quest’anno.
Poiché i trasferimenti rappresentano la prima fase di sistemazione del personale a tempo indeterminato, a cui seguiranno prima le immissioni in ruolo delle graduatorie di concorso e dalle GAE sui posti vacanti, le assegnazioni provvisorie, successivamente alle nomine dei docenti con contratto a tempo determinato su supplenze annuali o fino al 30 giugno 2017, è facile prevedere che le lezioni del prossimo anno scolastico inizieranno con la mancanza di molti docenti in cattedra.
C’è un’altra attesa correlata all’ordinanza sui trasferimenti
La definizione della chiamata diretta, per la quale tra funzionari ministeriali e sindacati rappresentativi (GILDA Esclusa), non è intervenuta ancora l’intesa sui numerosi parametri da utilizzare per la definizione delle posizioni dei docenti presenti negli ambiti territoriali che verranno chiamati dalla scuole tramite il dirigente scolastico.