Novità sui titoli di accesso per i posti di educatore per l’infanzia

L’ufficio Studi del Senato, ha presentato alcune considerazioni, sul decreto legislativo N.380, relativo all’accesso per i posti di educatore per l’infanzia. (Sistema integrato anni 0-6)

A partire dall’anno scolastico 2019/2020:

la laurea in Scienze dell’Educazione a indirizzo educatori dei servizi per l’infanzia, oppure la laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria, saranno un requisito d’accesso necessario per i posti di educatore per l’infanzia.

Continueranno ad essere validi i titoli che variano dalla qualificazione universitaria a quella di livello secondario oppure professionale regionale:

fino ad alcuni titoli in via di esaurimento, come quello di Puericultrice Triennale, ammessi in molti comuni.

Per i titoli d’accesso di alcuni docenti della scuola infanzia, i tecnici ricordano che un titolo universitario è stato introdotto con la legge 41/1990, che dava accesso ai concorsi.

I titoli di studio conseguiti entro il 2001/2002, hanno valore legale in via permanente e consentono di partecipare ai concorsi per la scuola d’infanzia e primaria.

Il decreto legislativo prevede:

dovrà essere assegnata una quota dell’organico di potenziamento, all’organico della scuola infanzia 0-6, senza esuberi nei ruoli regionali.

Per i tecnici del Senato, significherà che ci sarà una diversa distribuzione delle stesse risorse, tra diversi gradi di scuole:

sarà necessario anche sostituire la tabella 1, relativa al comma 95 della legge 107/2015, sulla ripartizione dei posti di potenziamento.

Il termine di 6 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, dovrebbe essere riferito all’adozione del Piano di Azione Pluriennale. (Attuazione decreto 0-6 anni, e non alla predisposizione come previsto dal decreto)

Inoltre, sarebbe incostituzionale l’individuazione di standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei servizi 0-6, essendo una competenza regionale.