Luca uno studente di liceo Classico, sottoposto ai test per i disturbi di apprendimento, la diagnosi è stata chiara: dislessia, disortografia e discalculia. Una disfunzione della mente che inciampa nella decodifica del testo scritto. Una fragilità che è di molti: sono sempre più numerose le diagnosi di “Dsa” (Disturbi specifici dell’apprendimento).

La dislessia è un «disturbo» che ha una sua certificazione clinica e gode della tutela di una legge dello Stato (170/2010), gli strumenti per affrontarla e per garantire una piena inclusione dei soggetti che ne sono portatori, sono ancora lacunosi. Soprattutto per le scuole dove si insegnano le lingue antiche, «che sono grammaticalmente difficili e fruite solo nel codice scritto».

«Non esiste un metodo ma un bravo insegnante»

I ragazzi con Dsa certificato hanno diritto a un Piano educativo Personalizzato, che tenga conto delle loro difficoltà: a seconda della gravità del disturbo, può includere verifiche programmate, registrazioni, uso di mappe concettuali, di immagini. Nei casi più complessi, solo verifiche orali. Nei protocolli ministeriali si chiamano «misure compensative» e «dispensative» e sono una batteria di indicazioni per l’insegnamento delle lingue straniere. «Per latino e greco, questi appigli possono non essere sufficienti; e comunque non esiste niente di specifico». Il cosiddetto metodo naturale, o metodo Orberg, basato sull’aspetto comunicativo e orale della lingua può essere utile perché rientra in un approccio multisensoriale che ha mostrato di produrre buoni risultati. Mappe con fotografie, mappe con colori, dizionari online: occorre sperimentare approcci diversi fié non si trova lo strumento che meglio si adatta al singolo studente.

Alcune scuole si stanno attrezzando. Altre sono più indietro, assicura il docente Ricucci: «Non è raro trovare chi chiude il dialogo dicendo “il liceo classico non è per tutti”; o chi chiede ai genitori: “Anche ammesso che riusciamo a far diplomare vostro figlio, poi cosa farà nella vita”?» Un dialogo che Ricucci apre, dispensando consigli e rispondendo alle mail di chi sia interessato ad approfondire il tema (marcoricucci@hotmail.com) o sul sito http://independent.academia.edu/ marcorcucci.