“Dimissioni per Matteo Renzi: in arrivo il congresso anticipato, ma la legge 107 resta”

Ufficializzate le dimissioni per il Segretario PD Matteo Renzi, e lancia una sfida alla minoranza:

“Non chiedetemi di non candidarmi; peggio della scissione, c’è solo il ricatto”.

Dopo che Renzi ha rassegnato le dimissioni, nell’assemblea del partito sarà possibile presentare le candidature entro le 13:30. (A prevederlo, è lo statuto del PD stesso)

Lo statuto infatti, prevede che sia possibile eleggere subito in assemblea un altro segretario:

a quel punto, il congresso  si terrebbe fino alla scadenza naturale, ossia dicembre 2017.

Sono necessarie 117 firme di delegati per presentare candidatura e, Matteo Orfini, ha fissato il termine ultimo alle 13:30.

Se non vi saranno candidati oppure se nessuno avrà la maggioranza, il presidente del PD procederà alla convocazione del congresso anticipato, che deve concludersi entro 4 mesi da oggi.

In assemblea intanto, è stato raggiunto il numero legale delle presenze:

sono state accertate 637 presenze accreditate su circa mille delegati.

Cambierà qualcosa per la legge 107?

Al momento non si hanno notizie certe.

Il partito PD,  ha sempre come capo Gentiloni al governo, scelto come sostituto dopo il referendum.

Forse occorreranno nuove elezioni, per vedere se ci sarà una nuova riforma scolastica.