Falsificazione e produzione di titoli falsi, il caso interessa le GaE in provincia di Cosenza.

L’accusa è di produzione di titoli falsi, punita con il depennamento immediato dalle Graduatorie ad Esaurimento. Il caso ha interessato 33 docenti della provincia di Cosenza che avevano dichiarato certificazioni non conseguite con il benestare di istituti scolastici. A seguito della denuncia, scattano i controlli anche su tutto il resto del territorio nazionale.

Titoli falsi in GaE, il caso

Anche con l’apertura delle Graduatorie di Istituto 2017/2020 era caccia al titolo, alla certificazione, al conseguimento di un punteggio più alto possibile ‘con ogni mezzo’; e nelle GaE infanzia e primaria questo ha portato come ultimo risultato la dichiarazione in sede di inoltro dell’istanza di aggiornamento di titoli e certificazioni falsi: specializzazioni mai conseguite per ottenere incarichi di supplenza a tempo determinato o assunzioni.

A seguito dei controlli del provveditorato su titoli ‘sospetti’ e con qualche anomalia, 33 docenti della scuola dell’infanzia e primaria della provincia di Cosenza sono stati depennati dalle Graduatorie ad esaurimento nelle quali erano stati inseriti grazie alla produzione di certificazioni di specializzazioni e altri titoli falsi rilasciati da istituti scolastici paritari e istituti magistrali statali. Le indagini avviate nella provincia coinvolta sono state spostate sulla ricerca dei soggetti interessati alla falsificazione dei titoli di accesso alle graduatorie, portando all’individuazione di un sistema diffuso su tutto il territorio nazionale.

Al via i controlli su graduatorie di tutta Italia

I controlli avviati dal provveditorato nella provincia di Cosenza e che hanno permesso di individuare atti/comportamenti dannosi al sistema scolastico, hanno comportato la decisione di estendere le verifiche su tutti gli aspiranti inseriti nelle graduatorie (non solo quelle di infanzia e primaria); controlli a campione su tutto il territorio nazionale, atti a espellere e depennare coloro che stanno usufruendo di meriti di cui non sono in possesso, lavorando nella scuola.

In relazione a quanto riportato anche su orizzonte Scuola, la paura è quella della presenza di una vera e propria fabbrica di titoli, certificazioni e specializzazioni falsi, con un listino prezzi, spendibile sulle graduatorie ad esaurimento ma anche sulle GI da poco aggiornate per la terza fascia,che permetteva l’inserimento dei neolaureati.