I concorsi a cattedre nella scuola secondaria monstre , secondo la nuova e demenziale versione del D.lvo n.59/2017 cioè quelli previsti dal PD, saranno con ogni probabilità bloccati e mandati in soffitta, saranno oggetto di studio di addetti ai lavori.

I bandi previsti per il 2018 slitteranno, stando agli annunci di Bussetti. Per adesso il suo é stato come sapete un dicastero che ha fatto solo ricorso ad annunci e moniti. Per noi secondo il motto di Gino Bartali é tutto sbagliato ed é tutto da rifare.

Innanzi tutto una prova scritta e una orale basta e avanza. Chi vuole concorrere anche su sostegno farà una prova aggiuntiva orale. Aggiungo che i concorsi vanno solo organizzati nelle province in cui sono esairite le Gae ovvero ci sia un fabbisogno di insegnanti superiore al numero di insegnanti in Gae.

Bisogna poi abolire il tirocinio sottopagato a 400/500 euro, il docente neo vincitore di concorso entri in ruolo a stipendio intero, iniziale in attesa di eventuale ricostruzione di carriera, dopo il superamento dell’anno di prova. Il tirocinio potrà anche essere ipotizzato, ma soltanto per coloro che non hanno ancora alcuna esperienza di insegnamento nella scuola ( 180 giorni).

Niente domicilio professionale, per garantire la continuità e scogiurare il mordi il ruolo al nord e fuggi al sud, basta solo applicare la legge 124 del 1999, senza derogare come hanno fatto i governi fino ad esso. L’Italia non é il.paese della legge ma della deroga alla legge. Mi spiego. Il catanese vincitore di concorso a Milano, non potrà fare domanda di trasferimento né di assegnazione provvisoria per 5 anni.

Aggiungo che insieme a graduatorie di merito regionali devono anche prevedersi graduatorie nazionali, per chi é disponibile comunque a spostarsi anche in altre regioni per stabilizzare il suo rapporto di lavoro.

Intanto le Graduatorie di merito 2016 devono essere bloccate per almeno due anni fino al 2020 e procedere da queste graduatorie alle immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti che si libereranno per i pensionamenti 2019 e 2020.

di Libero Tassella