“Approvato il Maxi emendamento al Decreto MilleProroghe, ora ora si guarda ad APE e Quota 41”

Via libera in Senato al decreto Mille-Proroghe, e adesso si guarda ai decreti APE e Quota 41.

Il decreto Mille-Proroghe, ha ottenuto la fiducia in Senato, ed ora si attende l’OK definitivo della Camera.

Ecco il punto della situazione con le dichiarazioni di Poletti con le ultimissime novità.

Decreto Mille-Proroghe

Il maxi emendamento, è stato approvato in Senato con 153 voti favorevoli e 99 contrari.

Confermato lo stop alla restituzione del differenziale pari allo 0,1%, che avrebbe causato un taglio di pensioni per tutti gli italiani a partire dal mese di aprile per 4 mesi.

Il taglio, si riferisce all’aumento concesso per l’inflazione nel 2015 e nel 2016, con i dati ISTAT che hanno esito negativo in termini di aumento del costo della vita.

In parole povere, i pensionati a cui sono state adeguate le pensioni all’inflazione, dovranno restituire qualcosa, poiché l’aumento del costo della vita non si è verificato.

Il Mille-proroghe ha spostato al 2018 il problema, cioè quando probabilmente gli italiani dovranno restituire il surplus percepito.

Sistema in Crisi o Sostenibile

La Corte dei Conti, ha pubblicato una relazione sui risultati del controllo sulla gestione finanziaria dell’INPS per l’anno 2015.

Dati Negativi, con la spesa sulle pensioni che rispetto al 2014 ha fatto registrare un aumento di 4,26 miliardi:

risultano superiori di un miliardo, rispetto agli incassi contributivi pervenuti all’INPS nello stesso anno.

A questo, si aggiunge uno scostamento con segno negativo tra i saldi finanziari ed economici.

L’allarme sui conti INPS, è stato ridimensionato subito dal Presidente dell’Istituto, Tito Boeri che ha sottolineato:

“Non ci sono problemi e la Corte dei Conti parla solo di una questione contabile. Inoltre l’INPS non è una società, ma un’Ente che lavora per conto dello Stato e mette in pratica le condizioni provenienti dal Parlamento.

Nessun intervento sarà fatto dal Governo in aiuto dell’INPS, poiché il sistema previdenziale è perfettamente sostenibile.

Governo ed INPS, comunicano quotidianamente per migliorare il sistema, ma c’è sempre il bilancio Statale che copre dal punto di vista finanziario l’INPS”.

Decreti Attuativi

Il 21 febbraio 2017, è prevista la ripresa del tavolo di discussione in materia previdenziale tra Governo e Sindacati.

Difficile che vengano toccate le misure importanti nate nella legge di Bilancio in vigore dal 1° gennaio, cioè APE e Quota 41.

L’incontro metterà le basi per la pensione di garanzia e per il potenziamento della previdenza integrativa. (Misure rivolte ai giovani a rischio da pensionati futuri)

Per i Precoci, si attendono decreti attuativi, probabilmente entro marzo 2017.

I decreti saranno fondamentali per capire il meccanismo per presentare domanda di anticipo e la relativa documentazione.

Restano inalterati i requisiti:

oltre i 41 anni di contributi, necessitano di almeno un anno di lavoro prima dei 19 anni.

Dentro invalidi o con invalidi a carico, disoccupati che da almeno tre mesi hanno terminato di percepire NASPI e lavori gravosi.

Lo stesso vale per l’APE sociale, mentre quella volontaria attenderà le convenzioni con ANIA ed ABI;

rispettivamente a polizza assicurativa sul prestito pensionistico e interessi annuali da caricare.